Una rappresentanza de “I bagai di binari” ha fatto visita, nella giornata di sabato, all’associazione Onlus “Il Granaio – Insieme per la vita”, con sede a Paderno d’Adda. La struttura, ormai nota sul territorio, ospita una comunità alloggio per disabili, la maggior parte dei quali non autosufficienti, ed è stata creata nel 2005 da un gruppo di genitori con figli disabili a carico per offrire agli stessi un futuro.

Il gruppo di soci cernuschesi si è trattenuto, per circa un’ora in un cordiale e gradevole incontro pomeridiano, voluto dagli stessi, per la consegna di un assegno simbolico di 1000 euro, parte del ricavato degli eventi organizzati nel 2015, grazie anche al prezioso supporto degli sponsor e ai sostenitori del sodalizio.
Dopo essere stati accolti dal piacevole vociare degli ospiti e dal personale di servizio, il presidente Costantino Scopel, insieme alla suocera Iole Brioschi, al figlio Marco e Bruno Mornati, ha voluto ragguagliare i cernuschesi sulla situazione attuale della struttura: «A oggi nell’alloggio sono presenti 15 utenti, giovani e meno giovani, con diverso grado di disabilità; undici di loro usufruiscono di una permanenza stabile a livello residenziale a tempo indeterminato o a lunga degenza, mentre altri quattro svolgono una frequentazione giornaliera diurna come sollievo temporaneo. La maggior parte di loro ha perso un genitore o entrambi, oppure ha familiari anziani che, pur volendolo, non sono più in grado di occuparsi di loro in tutti gli aspetti della quotidianità. In verità c’è da dire che le richieste di disponibilità all’accoglienza di nuove persone diventano sempre di più con il passare del tempo e purtroppo, a malincuore, spesso ci troviamo a dover rifiutare alcune di queste perché lo spazio non è sufficiente per accogliere altri disabili».

Nel ringraziare il sodalizio cernuschese per il prezioso sostegno economico, fornito già da alcuni anni, Scopel ha aggiunto: «Per fortuna ogni tanto arrivano preziosi aiuti come il vostro, dato che le spese di gestione sono sempre molte e i sostentamenti da parte di volontari ed enti sono sempre meno. I politici fanno capolino in vista delle elezioni, poi spariscono. Per di più molti familiari dei ragazzi non pagano le rette o perché morti, o lontani o “misteriosamente” scomparsi e così dobbiamo intervenire noi come associazione, coprendo le spese. Per quest’anno stiamo lavorando a migliorare il sito web in modo da rendere ben noto cosa fa e di cosa ha bisogno il Granaio».

Durante il pomeriggio trascorso insieme “I bagai di binari” hanno potuto interagire con i ragazzi ospiti e i volontari presenti, osservando lo svolgersi delle loro attività e conoscendo alcuni di loro e le loro storie di vita. Grazie a Carlo Formenti è stato possibile intrattenerli per qualche minuto con un piccolo gioco di magia.

L’occasione per l’associazione è quella di aggiungere nuovi soci del Meratese disponibili (in particolare giovani) nelle varie attività del territorio: un modo originale e attivo di fare beneficenza verso chi ha veramente bisogno. A tale scopo è possibile scrivere a ibagaidibinari@libero.it

tratto da MERATEONLINE

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