i sindaci hanno trovato i colpevoli della crisi

L’assemblea distrettuale dei sindaci ha proceduto con l’approvazione del piano di zona unitario e il riparto dei vari costi di servizio tra gli ambiti in base alla popolazione. È stata riconfermata la quota di solidarietà per abitante, a carico di ciascun comune per il triennio, nella misura di 2,60 €.

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John Patrick Tomalino, Adele Gatti e Flavio Donina dell’ufficio di piano

 

Per la voce formazione adulti e disabilità, la previsione per il 2016 è di 817mila euro, cui vanno aggiunti 10mila euro per i due coordinamenti sull’area minori e la rete antiviolenza donne. Per lo sportello e i registri assistenti famigliari sono stati stanziati 19.329 euro cui si aggiunge una quota di cofinanziamento per un totale di 30mila euro (la competenza di tale servizio dalla regione è passata ai comuni).
Sono previste maggiori entrate di finanziamento da parte della regione sulla dote degli alunni disabili.
Da settembre è previsto un aumento delle rette degli SFA (Servizi di Formazione all’Autonomia) e CSE (Centri Socio Educativi) – questo per non gravare sulla quota di solidarietà di 2,60 €.
Attualmente per i CDD (Centri Diurni Disabili) le famiglie corrispondono 155 euro al mese mentre i CSE/SFA la retta si ferma a 60/70 euro con esclusione di mensa e trasporto.
L’obiettivo, illustrato ai sindaci, è quello di portare la retta dei CSE/SFA a 150 euro, in modo graduale iniziando con un aumento a 100 euro a partire da settembre.
Con il nuovo regolamento poi la base di partenza sarà per tutti 150 euro fino a un massimo, in base al reddito, di 200 euro mensili a utente.

tratto da MERATE ON LINE

 

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